La rete e le azioni territoriali

Nell’ambito del progetto di monitoraggio della tutela volontaria, sono stati individuati, a livello territoriale, reti che collegano le sedi operative dei partner di progetto lungo l’intero territorio nazionale: quelle della Fondazione Don Calabria per il Sociale ETS (Fondazione Don Calabria), gli enti consorziati del Coordinamento Nazionale Comunità Accoglienza (CNCA), l’Istituto Psicoanalitico per le Ricerche Sociali (IPRS) a Roma. 

A livello istituzionale il progetto dialoga con i garanti regionali e delle province autonome. Le azioni di monitoraggio e gestione delle attività relative alla tutela volontaria, potranno contare sulle relazioni già instaurate con Presidenti dei tribunali per i minorenni e i garanti regionali e delle province autonome, grazie alle passate progettualità FAMI.

Le Unità operative locali (Uol)

La costruzione di un legame con il territorio e con le istituzioni locali è favorita dall’attivazione di 29 Unità operative locali (Uol) coordinate da Fondazione Don Calabria per il Sociale ETS e CNCA e formate da esperti in ambito giuridico e psicosociale. 

Le Uol hanno la funzione di supportare i garanti regionali e delle province autonome e i tribunali per i minorenni nell’attuazione delle azioni progettuali.

La Rete esterna

In Italia la condivisione di buone pratiche ed esperienze locali sulla tutela volontaria vedrà coinvolta l’organizzazione Tutori in rete, la rete delle realtà associative di tutori volontari che si occupano di sostegno a minori stranieri non accompagnati sul territorio italiano, mentre l’European Guardianship Network (EGN) e le commissioni del Consiglio Europeo offriranno il contesto per presentare i risultati e l’esperienza a livello europeo.

Nella mappa qui di seguito è possibile trovare i riferimenti, su base regionale, dei garanti regionali e delle province autonome, dei tribunali per i minorenni, delle UOL e delle associazioni tutori volontari o gruppi informali presenti.