Compendio AGIA
Il presente compendio racchiude il risultato della preziosa esperienza di formazione diretta ai tutori volontari di minori stranieri non accompagnati, in attuazione dell’art. 11 della L. 7 aprile 2017, n. 47 recante disposizioni in materia di misure di protezione dei minori stranieri non accompagnati, che ha attribuito all’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza una competenza diretta e temporanea, in questo ambito, nelle regioni prive di garanti. La formazione, di cui il presente volume costituisce una fotografia, è stata resa possibile dal supporto dello European Asylum Support Office (EASO) – l’Ufficio europeo di sostegno all’asilo – con il quale, nel luglio 2017, l’Autorità garante ha siglato, modificandolo, l’Operating Plan già in essere tra il Ministero dell’interno ed EASO. L’attività di formazione ha così avuto inizio nel settembre 2017, a pochi mesi dall’entrata in vigore della l. n. 47/2017, raccogliendo la disponibilità di tante persone decise a mettere al servizio di ragazzi “vulnerabili tra i vulnerabili” (perché di minore età, stranieri e soli), nonché della società intera, il proprio tempo, il proprio impegno e non da ultimo il proprio cuore.
Espressione dell’umanità più bella, un esercizio alto di solidarietà sociale, nel segno di un’integrazione “dal basso” che coinvolge tutti, direttamente o indirettamente, e in maniera capillare. I tutori volontari selezionati, adeguatamente formati e nominati dal tribunale competente, prenderanno per mano i “propri” ragazzi e li accompagneranno alla scoperta della “normalità”, al contempo innescando un meccanismo di solidarietà diffusa. Le pagine che seguono costituiscono la capitalizzazione di un’attività articolata,
il risultato di un efficace lavoro di squadra che rispecchia la logica “reticolare” e di collaborazione che permea tutta la l. n. 47/2017. Grazie al coinvolgimento di agenzie (nazionali, internazionali ed europee), organizzazioni, ordini professionali e associazioni, insieme al supporto di EASO – che ringrazio– abbiamo sviluppato modelli di lavoro nuovi, che riuniscono professionalità trasversali intorno ad un unico obiettivo: la protezione e l’accoglienza dei ragazzi che giungono soli nel nostro Paese. Il necessario carattere multidisciplinare della formazione ha garantito una visione “a tutto tondo” delle esigenze di questi ragazzi, dipingendo il quadro degli strumenti che i tutori volontari dovranno usare per trasformarne i bisogni (e i sogni) in diritti e, con questa consapevolezza, muoversi affinché tali diritti trovino efficace attuazione. Ciò, ovviamente, con il supporto di tutti gli attori coinvolti nel sistema di protezione e accoglienza italiano.
Il compendio ha, in definitiva, una doppia finalità: cristallizzare l’attività svolta, traducendo così l’auspicio che l’esperienza acquisita con la formazione possa andare a beneficio ed essere di stimolo per chi lo voglia utilizzare. Al contempo, esso è manifestazione di un messaggio più ampio, è testimonianza del vivo entusiasmo e della partecipazione delle persone, a cui va il mio ringraziamento, che hanno frequentato i corsi in maniera appassionata, con umiltà e determinazione, spesso sfidando le proprie paure e mettendosi a servizio della comunità.