La tutela volontaria dei Msna da un punto di vista qualitativo

03-02-2021

Sono stati pubblicati i cinque rapporti di monitoraggio sul sistema di tutela volontaria dei minori stranieri non accompagnati in Italia. Uno, a carattere quantitativo, aggiorna il precedente rapporto diffuso nel 2019, gli altri quattro esaminano la materia sul piano qualitativo. Il primo di questi ultimi è un’indagine sui minori stranieri non accompagnati senza tutore volontario abbinato, il secondo riguarda quelli che lo hanno avuto, il terzo è specificatamente sui tutori volontari e un quarto, infine, approfondisce le relazioni interculturali.                                              

Il monitoraggio qualitativo, avviato a novembre 2019 e concluso a febbraio 2020, ha interessato cinque regioni-pilota: Friuli Venezia Giulia, Liguria, Toscana, Abruzzo e Sicilia.

Il questionario era diretto a:                            

  • tutori volontari già nominati, con o senza esperienza di tutela;
  • neomaggiorenni, con un’età compresa fra i 18 e i 20 anni con un abbinamento del tutore volontario;
  • neomaggiorenni con un’età compresa fra i 18 e i 20 anni senza un abbinamento del tutore volontario.

Hanno partecipato all’indagine qualitativa 75 tutori volontari, 62 neomaggiorenni con un abbinamento del tutore volontario e 37 neomaggiorenni senza tutore volontario per un totale di 174 persone. I tutori volontari coinvolti, nella maggior parte dei casi, sono donne (59), di età compresa tra 35 e i 54 anni di età. Gli uomini (16) appartengono proporzionalmente a una fascia di età più elevata (il 38% è tra i 65 e i 75 anni). Tra i 99 ragazzi destinatari del questionario prevale la componente maschile (90); le ragazze sono solo 9.

La quarta pubblicazione, realizzata in collaborazione con l’Università Cattolica di Milano - Centro di ricerca sulle relazioni interculturali, è dedicata a indagare le seguenti aree tematiche: differenze socio-culturali, pregiudizio/razzismo, narrazione e condivisione della storia migratoria dei ragazzi.

Per quanto attiene invece al secondo “Rapporto di monitoraggio sul sistema della tutela volontaria”, riferito al 30 giugno 2019 e realizzato sempre con il Fondo asilo integrazione migrazione, la rilevazione è stata condotta con la partecipazione dei tribunali per i minorenni e dei garanti regionali e delle province autonome con il supporto di unità operative locali allorché richiesto.

In particolare emergono i seguenti dati: sono 2960 gli aspiranti tutori volontari che risultano iscritti negli elenchi istituiti presso i tribunali per i minorenni al 30 giugno 2019. Tre tutori volontari su quattro sono donne (queste ultime toccano il 91% al tribunale di Taranto). Il 63,1% dei tutori volontari ha età maggiore di 45 anni, con un picco del 40% nella fascia 46-60 anni. La maggior parte degli aspiranti tutori volontari (78,2%) è occupata, i pensionati rappresentano il 10,8% del totale. Per lo più svolgono o hanno svolto una professione intellettuale o scientifica (53,2%), tecnica (16,9%), esecutiva nel lavoro d’ufficio (11,9%) o qualificata nei servizi o nel commercio (10,4%). È laureato il 79,5%, mentre il 19,5% è in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore.

Per consultare i rapporti vai alla sezione dedicata

 

 

 

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