Presentati i risultati del progetto di monitoraggio del sistema della tutela volontaria
Sono stati presentati questa mattina i primi risultati del progetto di monitoraggio del sistema della tutela volontaria per minori stranieri non accompagnati dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, finanziato con le risorse del Fondo asilo migrazione e integrazione (Fami) gestito dal Ministero dell’interno. “È stata un’esperienza preziosa, a tutela dei diritti di ragazzi e a sostegno delle tante persone che si sono rese disponibili a fare da punto di riferimento per i minorenni arrivati soli in Italia” dice la Garante nazionale Carla Garlatti. “Il progetto terminerà il 31 maggio ma ho già ricevuto una lettera, firmata da gran parte dei presidenti dei tribunali per i minorenni, che ne chiede la prosecuzione. I risultati ottenuti in questi anni non vanno dispersi”.
Un intervento di monitoraggio e sostegno
L’iniziativa, lanciata tre anni fa dalla precedente Garante Filomena Albano, ha creato in due anni di attività una rete nazionale di monitoraggio con unità locali in ciascuno dei 29 distretti di competenza dei tribunali minorili. Sono stati offerti servizi di supporto, con 7300 ore di attività, e valorizzazione delle esperienze in collegamento con gli attori del sistema di tutela volontaria italiano: tutori volontari, garanti regionali e provinciali, tribunali, comunità di accoglienza, servizi sociali e altri soggetti coinvolti nel sistema di tutela volontaria. Sono stati prodotti sei rapporti di monitoraggio, sia quantitativi che qualitativi, ed è stato attivato il centro di documentazione ospitato sul sito tutelavolontaria.garanteinfanzia.org, che ha registrato circa 9.500 accessi.
Sono stati inoltre sottoscritti 20 accordi per la collaborazione tecnico operativa con le istituzioni preposte alla selezione, formazione e nomina dei tutori volontari e con le istituzioni incaricate dell’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati e rilevate 44 pratiche interessanti presenti a livello territoriale. Complessivamente il progetto ha raggiunto oltre 20 mila cittadini.
“La legge sui tutori volontari non solo ha permesso all’Italia di chiudere una procedura di infrazione europea, ma ha consentito di assicurare un’adeguata accoglienza ai minori stranieri non accompagnati avvalendosi di persone motivate e formate” conclude Garlatti. “C’è però ancora altro lavoro da fare: la presenza di tutori volontari non è uguale in tutte le Regioni, né dappertutto gli viene riconosciuto a pieno il ruolo centrale che dovrebbe avere. Infine, come ho avuto modo di sottolineare in una nota di sollecito indirizzata al Governo, va sbloccato il milione di euro previsto dalla legge di bilancio 2020 per assicurare il rimborso delle spese sostenute dai tutori e dei permessi lavorativi retribuiti. Il tutore ha una funzione centrale nel sistema di accoglienza e non deve essere lasciato da solo in un percorso che è di crescita anche per lui stesso”. Secondo i dati acquisiti con l’ultima rilevazione, al 30 giugno 2019 i tutori volontari iscritti negli elenchi istituiti presso i tribunali per i minorenni sono 2960.
Il webinar conclusivo
Oggi si è svolto online un webinar quale evento conclusivo del progetto, realizzato dall’Agia in collaborazione con la RTI costituita dall’istituto don Calabria,dal Coordinamento nazionale comunità di accoglienza (Cnca) e la onlus Avvocato di strada. Tra gli interventi, introdotti dal saluto di Carla Garlatti e moderati da Stefano Scarpelli, quelli iniziali di Cristiana Corinaldesi, dirigente Agia, sulla governance del progetto, di Alessandro Padovani, direttore dell’Istituto don Calabria e capofila partner del progetto. Nel corso dell’evento è stato proiettato un video.
Per l’aspetto relativo alla rete istituzionale coinvolta il presidente Francesco Micela ha raccontato l’esperienza del Tribunale per i minorenni di Palermo. Nel corso della mattinata sono state portate le testimonianze di alcuni territori regionali: all’intervento del garante della Basilicata Vincenzo Giuliano, sono seguiti quelli degli uffici dei garanti del Veneto, della Sardegna e dell’Emilia Romagna, mentre la garante del Piemonte Ylenia Serra ha inviato un videomessaggio. Raccolta anche la testimonianza di un tutore volontario.
Tatiana Esposito, al vertice della Direzione generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, ha presentato dati e analisi su arrivi e presenze di minori stranieri non accompagnati. Michela Lattarulo, direttore centrale dei servizi centrali per l’immigrazione e l’asilo del Ministero dell’interno invece ha parlato del sistema di accoglienza e protezione degli Msna. Infine Isabela Atanasiu, direttore generale Migrazione e affari interni della Commissione europea, ha illustrato il contributo dell’Europa nella tutela dei minori migranti.
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Alcuni contributi
- Cristiana Corinaldesi La governance del progetto Fami e le sue azioni a livello centrale
- Alessandro Padovani L’impatto del progetto Fami sui singoli territori. Le azioni progettuali a livello locale
- Tatiana Esposito Dati e analisi sugli arrivi e sulle presenze dei minori stranieri non accompagnati in Italia
- Isabela Atanasiu Il contributo dell’Europa nella tutela dei minori migranti
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